EditorialeSaggiAggregazioni e cooperazioni tra enti locali: una review della letteratura
di Giovanna Galizzi, Silvia Rota, Mariafrancesca Sicilia
pagine: 26
€5,99
Abstract ∨
Negli ultimi decenni le aggregazioni e cooperazioni tra enti locali sono state promosse e incentivate in diversi Paesi con l’obiettivo di garantire una maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento delle attività dei comuni di piccole dimensioni. Questi fenomeni hanno attratto l’attenzione degli studiosi dando vita a un vibrante filone d’indagine. In questo contesto, il presente contributo propone un’analisi sistematica della letteratura internazionale con l’obiettivo di i) evidenziare i principali temi che sono stati oggetto di studio; ii) mostrare dove (in termini di rivista e area geografica), in quali anni e con quali approcci teorici e metodi le aggregazioni e le cooperazioni intercomunali sono state studiate; iii) analizzare i risultati e gli impatti generati dalle forme di collaborazione; iv) individuare i principali gap nella letteratura e proporre future linee di ricerca.
L’azione di governo e le attività di supporto alla filantropia strategica nelle fondazioni italiane: determinismo o solidarismo?
di Giacomo Boesso, Fabrizio CerbionI
pagine: 20
€5,99
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In che modo gli organi di governo delle principali fondazioni d’erogazione italiane possono migliorare la strategia delle proprie fondazioni e ricercare migliori risultati sociali? Il tema è dibattuto da anni soprattutto nel mondo anglosassone dove sono numerosi gli studi che spingono verso modelli d’intervento filantropico che potrebbero essere definiti deterministici e scientifici. La storia secolare della filantropia italiana è storicamente portatrice di un diverso modello di intervento, più solidaristico, che affonda nel ricco tessuto sociale dei nostri territori ed è in grado di stimolare importanti fenomeni di partecipazione civile e associazionismo sociale. Sull’analisi di questi diversi modelli filantropici, più scientifico o più solidale, si è concentrata la seconda indagine sul governo delle fondazioni d’erogazione promossa dall’Università di Padova. I questionari compilati da 201 soggetti di governo e decision makers presso le nostre fondazioni tratteggiano un quadro favorevole all’adozione della filantropia strategica di matrice anglosassone, opportunamente rivista e specificata in funzione delle tipicità nazionali. L’analisi dei dati suggerisce una progressiva specializzazione dei ruoli nell’esteso mondo del “non profit”, indicando per le fondazioni d’erogazione il ruolo di operatori qualificati in grado di sviluppare competenze specifiche utili sia per promuovere nuove reti d’intervento sia per affiancare operatori del terzo settore al fine di migliorarne i progetti e i risultati.
Utenti che innovano: un’analisi empirica nella tutela della salute
di Andrea Bonomi Savignon, Denita Cepiku
pagine: 24
€5,99
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L’innovazione generata dagli utenti – meglio nota come user innovation – è una pratica sempre più diffusa sia nelle amministrazioni pubbliche sia nelle aziende private, ed è possibile rinvenirne numerosi esempi anche nel settore sanitario. L’intento del presente articolo è contribuire alla teoria sulla user innovation, con particolare riguardo alle motivazioni e agli stimoli che inducono gli utenti ad innovare, analizzando evidenze empiriche originali tratte dal settore sanitario Italiano. Nella prima parte del lavoro sono analizzati criticamente i diversi filoni di letteratura sviluppati attorno al concetto di user innovation. Nella seconda parte, è presentata e analizzata l’esperienza di pazienti affetti da malattie croniche e rare. I dati confermano l’importanza della user innovation e la prevalenza della motivazione altruistica su quella commerciale, da cui derivano implicazioni rilevanti per incentivare gli utenti. La collaborazione medico-paziente e i modelli di diffusione dell’innovazione emergono come elementi che influenzano in modo cruciale la piena realizzazione dei benefici, non solo individuali, legati alla user innovation in sanità.
Esperienze innovativePerché una riforma della contabilità delle regioni e degli enti locali
di Salvatore Bilardo
pagine: 16
€5,99
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Il presente lavoro intende illustrare le ragioni fondamentali che hanno indotto il legislatore nazionale ad avviare la riforma della contabilità delle regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi. Nello specifico, evidenzia come l’esigenza del coordinamento della finanza pubblica abbia richiesto in maniera sempre più pressante un linguaggio contabile unico garantito dall’armonizzazione dei sistemi contabili adottati dalle varie pubbliche amministrazioni. Ci si è concentrati, preliminarmente, sui fattori strutturali che hanno spinto verso una profonda riforma della contabilità degli enti territoriali, quali il consolidamento dei conti pubblici e i vincoli europei, il processo di federalismo fiscale e l’azione sulla qualità della spesa in favore degli investimenti pubblici. Infine, è stato brevemente affrontato il più importante tra i fattori contingenti che hanno reso opportuna se non necessaria la riforma della contabilità degli enti territoriali e, cioè, il ritardo da parte delle pubbliche amministrazioni nel pagamento dei debiti in favore dei propri creditori.
Fonti di approfondimentoSpoglio riviste
pagine: 6
€5,99
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