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EditorialeSaggiTrasferimento di conoscenza nelle partnership pubblico-privato: il ruolo del capitale sociale
di Dario Cavenago, Laura Mariani, Benedetta Trivellato
pagine: 27
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Il declino di molti sistemi locali fa emergere la necessità di individuare nuovi strumenti per sostenerne la capacità competitiva. Si diffondono pertanto forme di erogazione dei servizi agli individui e alle imprese che implicano la costituzione di partnership tra attori pubblici, privati e non-profi L’articolo offre in primo luogo un contributo teorico sul tema del trasferimento di conoscenza tra ib partner e, in secondo luogo, esamina la valenza empirica di una delle dimensioni proposte tramite il case study del Polo Formativo Tessile di Como. Obiettivo chiave è analizzare il ruolo del capitale sociale nel sostenere il trasferimento di conoscenza all’interno delle partnership pubblico-privato, per identifi care le condizioni più favorevoli a tale trasferimento
L'interazione tra politici e dirigenti nei processi contabili: quali ruoli? Quali ambiti di integrazione?
di Mariannunziata Liguori, Mariafrancesca Sicilia, Ileana Steccolini
pagine: 21
€5,99
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Il modello burocratico di pubblica amministrazione, basato sulla supremazia dei politici, è stato ribaltato nel modello proposto dal NPM, nel quale è affermata la “supremazia dei manager”. Il presente lavoro si propone di investigare tramite un’analisi di casi multipli: (i) come politici e manager percepiscono la loro interazione e i rispettivi ruoli durante il processo di bilancio; (ii) quali variabili possono essere rilevanti al fi ne di spiegare tali percezioni e comportamenti. Dall’analisi svolta non emerge un modello dicotomico della relazione tra politici e dirigenti. Piuttosto, le loro relazioni possono essere lette in termini di integrazione sequenziale, di condivisione e in alcuni casi di “confusione”. Il contesto organizzativo, la tipologia dell’attività svolta dal settore e i fattori individuali sembrano essere in grado di infl uenzare il ruolo rispettivamente svolto da politici e dirigenti.
Performance-based accountability ed efficacia della p.a.: prime evidenze empiriche di una comparazione internazionale
di Fabio Monteduro
pagine: 26
€5,99
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L’accountability costituisce il principale “contrappeso” alla delega di potere sottesa al momento: (a) di traduzione dei bisogni della collettività in obiettivi delle aziende pubbliche; (b) di determinazione delle risorse fi nanziarie prelevate dalla collettività; (c) di controllo dell’appropriatezza, dell’efficienza e dell’efficacia dell’impiego di tali risorse collettive. I processi di riforma della pubblica amministrazione (p.a.) hanno determinato a livello internazionale l’evoluzione dell’accountability da logiche compliance-based a logiche performance-based. Tale evoluzione è stata indicata dagli studi teorici e accreditata dalla retorica politico-manageriale come una delle principali leve in grado di determinare un incremento dell’effi cacia e dell’effi cienza della p.a. Il presente contributo cerca di colmare la carenza di studi empirici di tipo quantitativo e comparativo che indagano tale relazione mediante un’analisi empirica che applica tecniche di analisi statistica bivariata e multivariata ad un campione costituito da 38 Paesi, di cui 28 aderenti all’OCSE. L’analisi porta a confermare l’esistenza di una correlazione positiva tra performance-based accountability ed effi cacia della p.a.
Esperienze innovativeVerso la definizione di principi contabili per il settore universitario. Riflessioni metodologiche e proposte operative
di Tommaso Agasisti, Giuseppe Catalano
pagine: 26
€5,99
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L’autonomia contabile assicurata alle università statali dalla legge 9 maggio 1989, n. 168, ha prodotto scelte molto differenti. La maggior parte degli atenei adotta la contabilità fi nanziaria, anche se un numero sempre crescente sta predisponendo elaborazioni economico-patrimoniali, derivate dalla fi nanziaria. Alcune università statali (Trento e Camerino) hanno effettuato il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale, generalmente adottata dagli atenei non statali legalmente riconosciuti. L’articolo presenta una proposta di principi contabili che potrebbero essere adottati dalle università in contabilità economico-patrimoniale. Pur nella convinzione che i principi contabili nazionali (defi niti dall’Organismo italiano di contabilità) e quelli internazionali (International Accounting Standards) siano in linea generale applicabili, sono state elaborate proposte per alcune fattispecie peculiari del sistema universitario, anche al fi ne di garantire omogeneità di comportamenti e comparabilità dei bilanci.
La valutazione degli investimenti nei processi decisionali delle aziende pubbliche
di Armando Bucellato, Alessandro Spano, Alberto Asquer
pagine: 20
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Il presente articolo si propone di indagare il ruolo della valutazione degli investimenti nei processi decisionali delle aziende pubbliche. Nell’analisi si sostiene che la valutazione degli investimenti pubblici può svolgere un ruolo di grande importanza sia a sostegno del controllo strategico sia in sede di controllo di gestione. Si pensi, ad esempio, alle valutazioni ex-ante, oltre a quelle in itinere ed ex-post. Per ottenere questo risultato occorre che la valutazione degli investimenti pubblici non sia confinata ad una dimensione puramente tecnica (in particolare, per quanto concerne le metodologie di valutazione) ma diventi parte di un più ampio sistema di controllo manageriale e sia collegata ed interagisca con la fase della fissazione degli obiettivi e con la verifica dei risultati raggiunti.
Le fasi attuative del consolidamento di bilancio negli enti locali. Una sperimentazione e alcune rilfessioni
di Alessandro Lombrano, Christian Piani
pagine: 21
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I gruppi pubblici locali sono una realtà diffusa e sono stati oggetto di un’organica sistematizzazione teorica. Solo alcuni enti locali, però, redigono e pubblicano bilanci consolidati. Su questo tema specifico, peraltro, gli studi sono ancora ad uno stadio iniziale e le ricerche applicate sono limitate a pochi casi, prevalentemente concentrati all’estero. Questo lavoro si concentra sulle diverse fasi attuative del consolidamento proponendo, per ciascuna di queste, alcune ipotesi di lavoro e valutandone, anche attraverso lo sviluppo di uno specifico caso di studio, il profilo informativo potenziale e le relative difficoltà di impiego.
Fonti di appredimentoCome promuovere la responsabilità sociale su un territorio. L'esperienza della Provincia di Forlì-Cesena
di Valeria Fazio
pagine: 22
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Il tema della responsabilità sociale di impresa è quanto mai attuale: è oggetto di iniziative specifi che dei Governi nazionali e locali ed è diventato uno dei fattori di competitività sui mercati. Per porre le basi di un reale sviluppo sostenibile del territorio, il governo locale non può prescindere dalla responsabilità sociale delle imprese: deve, quindi, individuare adeguate leve strategiche per la sua promozione nella comunità in cui esse operano. La responsabilità sociale che un territorio è in grado di esprimere costituisce, infatti, uno degli indicatori chiave della qualità del rapporto tra imprese e comunità locale. Il progetto della Provincia di Forlì-Cesena si colloca in questo contesto. L’idea di elaborare un Codice etico nasce dalla precisa volontà di avviare un confrontotra imprese e attori istituzionali operanti sul territorio e contribuire a creare un terreno comune per la diffusione della responsabilità sociale come volano per competitività e lo sviluppo sociale ed economico locale.
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Note per gli autoriNote per gli autori
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