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Ileana Steccolini

Titoli dell'autore

Usi e impatti delle informazioni di performance: un'analisi a livello comunale

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2016 - 2

Autori vari

pagine: 20

L’obiettivo di questo lavoro è approfondire le relazioni tra i diversi usi delle informazioni di performance, la cultura e la performance organizzativa, presentando i risultati di un questionario somministrato ai responsabili di unità organizzativa di comuni italiani. Il lavoro estende la letteratura esistente sul performance management in due direzioni. Da un lato, mentre gli studi sinora condotti si sono focalizzati per lo più sugli usi di tipo razionale delle informazioni di performance, esso esplora l’esistenza e gli effetti degli usi delle informazioni di performance non solo di tipo razionale ma anche legittimante e politico. Dall’altro lato, il lavoro evidenzia le possibili conseguenze degli usi delle informazioni di performance sulla cultura e sulla performance organizzativa, mostrando che solo quando le informazioni sono usate per finalità di monitoraggio dei risultati raggiunti rispetto a quelli previsti si osserva un impatto diretto e immediato sulla performance organizzativa. Altri tipi di usi, invece, quali quelli volti a focalizzare l’attenzione degli attori organizzativi sulla performance e a legittimare le azioni del management risultano associati alla performance organizzativa solo indirettamente, per il tramite della cultura organizzativa.

Bilancio pubblico e Public Governance: l'esperienza milanese del "Bilancio in Arancio"

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2014 - 2

Autori vari

pagine: 19

Questo lavoro analizza l’esperienza del “Bilancio in Arancio” del Comune di Milano alla luce dellelenti concettuali della Public Governance, per indagare se esso possa rappresentare un documento utile a favorire una maggiore trasparenzav e partecipazione dei cittadini. L’analisi dimostra che il bilancio per il cittadino può essere uno strumento di rendicontazione utile per rispondere ai fabbisogni informativi della cittadinanza e per motivare le difficili scelte che sempre più le amministrazioni pubbliche sono tenute ad adottare nell’attuale periodo di crisi. Al tempo stesso, essa mostra le criticità connesse con un processo di formazione del bilancio da parte della cd. società civile, e la necessità di assicurare pluralismo e rappresentatività in questo tipo di esperienze.

Un approccio gattopardiano alle riforme: il caso del governo centrale italiano

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2014 - 1

Autori vari

pagine: 26

Il presente lavoro si propone di discutere se e come le idee di New Public Management (NPM) ev Public Governance (GOV) abbiano sostituito o integrato quelle tradizionali legate al paradigma di Pubblica Amministrazione (PA) analizzando, mediante una discourse analysis, il caso delle riforme contabili pubbliche italiane negli ultimi due scorsi decenni. Nonostante vi siano stati numerosi tentativi di introdurre logiche e strumenti di tipo NPM e GOV, i risultati evidenziano una sostanziale stabilità delle logiche PA. Il complessivo processo di riforma analizzato sembra lontano da un’evoluzione lineare verso un modello manageriale o di governance. Inoltre, più che una sostituzione di idee nel tempo, l’analisi mostra la coesistenza di molteplici discorsi con una significativa e duratura prevalenza del tradizionale modello di PA. I risultati suggeriscono che NPM e GOV, lungi dall’essere nuovi paradigmi rivoluzionari, possono essere descritti come tendenze (o mode) che non lasciano una traccia significativa nella retorica delle riforme

Il progetto di riforma della contabilità pubblica: quali implicazioni per il sistema delle amministrazioni pubbliche?

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2009 - 4

Autori vari

pagine: 16

L’articolo discute le implicazioni che il disegno di legge di riforma della contabilità e della finanza pubblica (d.d.l. C. 2555) potrà avere sui sistemi contabili del complesso delle aziende pubbliche. In particolare, si approfondiscono i seguenti aspetti: introduzione di modelli omogenei dei prospetti contabili di sintesi, adozione di principi contabili comuni, eliminazione degli sfasamenti temporali fra i processi di programmazione e rendicontazione delle diverse aziende del settore pubblico, allineamento della base contabile delle aziende pubbliche, bilancio consolidato.

L'interazione tra politici e dirigenti nei processi contabili: quali ruoli? Quali ambiti di integrazione?

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2009 - 1

Autori vari

pagine: 21

Il modello burocratico di pubblica amministrazione, basato sulla supremazia dei politici, è stato ribaltato nel modello proposto dal NPM, nel quale è affermata la “supremazia dei manager”. Il presente lavoro si propone di investigare tramite un’analisi di casi multipli: (i) come politici e manager percepiscono la loro interazione e i rispettivi ruoli durante il processo di bilancio; (ii) quali variabili possono essere rilevanti al fi ne di spiegare tali percezioni e comportamenti. Dall’analisi svolta non emerge un modello dicotomico della relazione tra politici e dirigenti. Piuttosto, le loro relazioni possono essere lette in termini di integrazione sequenziale, di condivisione e in alcuni casi di “confusione”. Il contesto organizzativo, la tipologia dell’attività svolta dal settore e i fattori individuali sembrano essere in grado di infl uenzare il ruolo rispettivamente svolto da politici e dirigenti.

Il bilancio consolidato negli enti locali: principi contabili e condizioni operative

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2008 - 4

Autori vari

pagine: 17

I processi di esternalizzazione dei servizi pubblici generano un crescente fabbisogno di governo en di accountability sulla performance dei servizi pubblici locali. Il bilancio consolidato può rappresentare una risposta a tali esigenze. Il presente lavoro si propone di riflettere sulle finalità del bilancio consolidato nella realtà pubblica e sui principi contabili esistenti, avanzare alcune proposte per gli enti locali italiani e discutere le condizioni necessarie per l’implementazione.

Alcune proposte per una riforma dell'ordinamento contabile negli enti locali

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2008 - 1

Autori vari

pagine: 25

L’articolo, alla luce degli insoddisfacenti risultati dell’implementazione del d.lgs. 77/1995 e dei recenti disegni di riforma dei sistemi contabili degli enti locali, avanza una proposta di revisione complessiva dei sistemi stessi, identificandone i principi di fondo e i possibili strumenti. La proposta si fonda sull’idea che gli attuali sistemi di contabilità economica e di contabilità finanziaria presentino entrambi luci ed ombre e che, di conseguenza, sia opportuno disegnare un sistema informativo –contabile fondato sul principio di competenza economica, ma capace di salvaguardare i punti di forza della contabilità finanziaria e in particolare la sua funzione autorizzativa.

Contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale: una convivenza forzata?

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2007 - 2

Autori vari

pagine: 18

L’affiancamento fra contabilità economico-patrimoniale e contabilità finanziaria nelle amministrazioni pubbliche è, secondo alcuni autori, un utile compromesso che consente di godere dei vantaggi di entrambi i sistemi. Secondo altri, al contrario, esso comporta un aggravio amministrativo e crea confusione e marginalizzazione di un sistema a favore dell’altro. L’articolo si propone di accertare l’effettivo stato di implementazione della contabilità economico-patrimoniale negli enti locali italiani attraverso una ricerca empirica. Il principale risultato della ricerca è che la contabilità economico-patrimoniale non sembra avere “attecchito”. L’articolo suggerisce alcune soluzioni per superare l’attuale fase di difficoltà.

L'implementazione della contabilità economico-patrimoniale negli enti locali italiani: i risultati di un'indagine empirica

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2005 - 4

Autori vari

pagine: 24

Dopo un primo periodo di adozione entusiastica di logiche e strumenti ispirati alle tecniche manageriali e a principi di quasi-mercato, si sta ora assistendo ad un dibattito, a livello nazionale ed internazionale, sull’efficacia e sugli effetti prodotti da tali processi di cambiamento. In Italia, l’ordinamento contabile degli enti locali è stato significativamente rinnovato dal d.lgs. 77 del 1995, che, fra l’altro, ha introdotto l’obbligo di redazione del conto economico e del conto del patrimonio. A 10 anni dalla riforma, tale previsione non sembra avere prodotto gli effetti sperati. L’articolo presenta i risultati di un’indagine condotta sugli enti locali con popolazione superiore a 40.000 abitanti al fine di accertare l’effettivo stato di implementazione della riforma del sistema contabile. La contabilità economico-patrimoniale non ha “attecchito” negli enti locali italiani. La contabilità finanziaria riveste tutt’oggi un ruolo predominante, mentre l’utilizzo della contabilità economica è ancora marginale e la contabilità analitica è prevalentemente a base finanziaria. Gli operatori del settore non percepiscono l’utilità della contabilità economico-patrimoniale così come introdotta nell’attuale ordinamento e la coesistenza delle due basi contabili non è vista soluzione soddisfacente.

Nuovi modelli di accountability nelle amministrazioni pubbliche: un'analisi empirica del contenuto del bilancio sociale degli enti locali

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2005 - 4

Autori vari

pagine: 24

In risposta alle diffuse pressioni per una maggiore accountability, un numero crescente di enti locali italiani sta avviando pratiche volontarie di rendicontazione sociale. Il lavoro presenta i risultati di un’analisi del contenuto condotta sui bilanci sociali pubblicati dagli enti locali italiani e riferiti all’esercizio finanziario 2002. Esso mette in luce come gli enti analizzati non adottino un unico modello di rendicontazione, ma cerchino di valorizzare i dati e le conoscenze a disposizione per comunicare un’immagine coerente con la propria strategia, dando vita ad una varietà di documenti. Gli utenti adottano approcci differenti, accomunati dal tentativo di superare i limiti dei tradizionali strumenti di rendicontazione e rendere l’ente locale responsabile delle proprie azioni nei confronti dei propri interlocutori. L’impiego dei bilanci sociali per un effettivo coinvolgimento dei portatori di interesse e come strumento di accountability democratica pone ancora nuove sfide.

La rendicontazione sociale per gli enti locali in ottica strategica: un modello di riferimento

rivista: Azienda pubblica

fascicolo: Azienda pubblica - 2004 - 3

Autori vari

pagine: 30

Un numero crescente di enti locali italiani sta adottando forme di rendicontazione sociale volontaria. Il lavoro, dopo aver discusso il ruolo che il bilancio sociale può assumere in risposta al fabbisogno di accountability da parte degli enti locali e presentato i principali modelli esistenti in letteratura in tema di rendicontazione della performance “a tutto tondo” (non solo economico finanziaria, ma anche sociale e ambientale), propone un primo modello di contenuto della rendicontazione sociale orientato alla strategia.
 

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