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L’azione di governo e le attività di supporto alla filantropia strategica nelle fondazioni italiane: determinismo o solidarismo?

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L’azione di governo e le attività di supporto alla filantropia strategica nelle fondazioni italiane: determinismo o solidarismo?
Articolo
titolo L’azione di governo e le attività di supporto alla filantropia strategica nelle fondazioni italiane: determinismo o solidarismo?
autori
fascicolo Azienda pubblica - 2017 - 3
editore Maggioli Editore
pubblicazione 01/2017
In che modo gli organi di governo delle principali fondazioni d’erogazione italiane possono migliorare la strategia delle proprie fondazioni e ricercare migliori risultati sociali? Il tema è dibattuto da anni soprattutto nel mondo anglosassone dove sono numerosi gli studi che spingono verso modelli d’intervento filantropico che potrebbero essere definiti deterministici e scientifici. La storia secolare della filantropia italiana è storicamente portatrice di un diverso modello di intervento, più solidaristico, che affonda nel ricco tessuto sociale dei nostri territori ed è in grado di stimolare importanti fenomeni di partecipazione civile e associazionismo sociale. Sull’analisi di questi diversi modelli filantropici, più scientifico o più solidale, si è concentrata la seconda indagine sul governo delle fondazioni d’erogazione promossa dall’Università di Padova. I questionari compilati da 201 soggetti di governo e decision makers presso le nostre fondazioni tratteggiano un quadro favorevole all’adozione della filantropia strategica di matrice anglosassone, opportunamente rivista e specificata in funzione delle tipicità nazionali. L’analisi dei dati suggerisce una progressiva specializzazione dei ruoli nell’esteso mondo del “non profit”, indicando per le fondazioni d’erogazione il ruolo di operatori qualificati in grado di sviluppare competenze specifiche utili sia per promuovere nuove reti d’intervento sia per affiancare operatori del terzo settore al fine di migliorarne i progetti e i risultati.
How foundations’ board can improve philanthropic strategy and research better social performances? This topic is highly debated in the Anglo-Saxon literature which proposes to foundations’ CEO several managerial and deterministic models. The Italian history of mecenatism and philanthropic initiatives, however, portraits a different theoretical model built on solidarity and able to activate civil action and social activism. Methodology: In this paper two theoretical models (determinism vs solidarism) have been tested trough a national online survey addressed to 201 Italian foundations’ decision makers (presidents, board members and project leaders). Descriptive and multivariate analysis is next used for testing the associations between the main theoretical elements and foundations’ perceived performances. Findings: Results highlight a favourable adoption of the Anglo-Saxon guidelines adjusted with national element of solidarity. Respondents know and successfully apply in their foundations the basic elements of strategic philanthropy, namely: selecting the best grantees; signalling other funders; improving the performance of grant recipients and advancing the state of knowledge and practice in the targeted social areas. Conclusion calls for a further specialization of nonprofit players. Grant-making foundations are invited to focus on the development of unique skills for the promotion of social networks and for the support of other operative players. However, the improvement of grants’ recipient capabilities in our national context is intended as separate philanthropic goal which could be object of specific foundational action and separate grants, with the ultimate goal of improving social activism, nonprofit projects and social outcomes.
 

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